mercoledì 12 dicembre 2007

Piove....


"Piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude..."

Ebbene si... Piove! Non solo sul campo, non solo ai Caduti di Brema. Piove sulle nostre mani, sui nostri vestiti leggeri
, e piove - soprattutto - sulla favola bella che fino a qualche giorno fa solleticava il nostro entusiasmo di tifosi e che, invece, corre il rischio di divenire un'illusione. Un'altra domenica storta, un'altra domenica sbagliata... è difficile trovare un aggettivo per un'altra domenica come quella appena passata, forse proprio il fatto che sia stata "un'altra" domenica (quindi non la prima!) deve far riflettere; tuttavia, sta di fatto, che altri punti sono rimasti sul terreno di gioco. Il momento che noi della Domina stiamo vivendo è di quello che nella terminologia sportiva americana viene definito come turning point, ovvero un punto che segna una svolta. Tutte le grandi realtà sportive vivono di questi punti, a volte più grandi, a volte più piccoli, ma sono situazioni che chi fa sport - e non solo - deve imparare a conoscere, e ad agire per non rimanervi invischiato troppo a lungo. Di esempi se ne potrebbero fare mille e più, il primo che mi viene in mente riguarda Andrea Bargnani (si, sono appassionato di basket!) la sua storia è un po' come quella che stiamo vivendo noi, e per questo ve la racconto. Andrea è un giovane ragazzone che sogna di andare a giocare a pallacanestro lì dove conta, ovvero nell'NBA; tuttavia, nel momento in cui corona il suo sogno, si scontra con un serie di difficoltà enormi: ambiente diverso, tipo di gioco duro, fisico e al quale lui non era abituato, nuove persone con cui confrontarsi. Andrea nei primi mesi non riesce ad esprimere il suo valore, ma ci sono persone che credono in lui, e che gli stanno vicino. Andrea si fida di quelle persone, che lo aiutano, e segue i consigli che queste gli danno; e così Andrea continua a lavorare sodo, più sodo e ancora di più. L'allenatore lo nota, "ma chi è quel bianco che in mezzo a tutti questi ragazzoni di colore si impegna così tanto?" avrà pensato... E così decide di dargli un possibilità. Andrea la sfrutta. E arriva un'altrà possibilità. E poi un'altra ancora.
La storia continua, per certi versi la storia si sta ancora scrivendo; se vi ha un po' appassionato potete documentarvi e questo blog sarà aperto a tutti quelli che vorranno condividere le loro idee.
La morale della favola è semplice, a tutti piace stare in alto, ma arrivare in alto costa fatica (tanta!) e sacrifici (tanti!).
Di fronte ad un obiettivo, di fronte ad un vetta da scalare c'è chi preferisce guardare il traguardo e sognarsi lì, e chi abbassa la testa e guarda le sue gambe muoversi passo dopo passo verso la meta.
Noi della Domina abbiamo gambe muscolose.
Noi della Domina ce la possiamo fare!

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